“La sua fotografia è imponente, umana, delicata, compassionevole, ma allo stesso tempo non concede tregua, il fotografo interroga e tenta di raccontare l’umano. Le sue fotografie sono un coro di sogni, delusioni, rabbia, felicità, stupore, lacrime e gioia. È uno sguardo umano che non offende, ma contempla. A volte denuncia, forte, senza compromessi, dura. Ma anche e soprattutto uno sguardo che fa trasparire e traspirare la possibilità della speranza. È il fotografo che ha meglio documentato l’insediamento della comunità africana nell’entroterra campano. Izzo ritrae gli umili, gente lontana dai riflettori e racconta di fame, di dolore e di miseria, ma anche di occasioni di riscatto e giorni di festa: nascite, matrimoni, morti, abusi, dolore, gioie di questo popolo migrante che si è installato in una terra di nessuno sognandola come una nuova Africa, una terra promessa per una nuova genesi”. (Matteo De Simone)
"The Domitiana", una mostra del fotografo Giovanni Izzo all'Università di Bath nel Regno Unito >