Storia degli Alois, grandi imprenditori del tessile, e del loro recupero del Casavecchia, un’antica uva nell’Alto Casertano. «Tutto nasce dal Casavecchia» ci spiega Massimo Alois mentre siamo seduti sotto il porticato di quell’antica casa rurale borbonica, prima cadente e poi ristrutturata con cura nel 2004, cuore dell’azienda vitivinicola che suo padre Michele racconta divertito di aver creato un po’ per caso e un po’ per noia, «invecchiavo, ho pensato a qualcosa da fare quando sarei andato in “pensione”. Ho smesso di occuparmi della seta perché 45 anni di attività tessile, stando seduto dietro alla scrivania, è un po’ dura».