Complimenti a Massimo Alois. Bravo per come è riuscito a far sposare egregiamente il vino, la gastronomia e l’arte, coinvolgendo le eccellenze produttive territoriali affiancate da produttori proveniente da tutta l’Italia che hanno raccontato la loro interpretazione del vino. Si è conclusa la giornata all’insegna della convivialità, che ha visto la presenza di circa 500 persone, tra appassionati, wine lovers, giornalisti e operatori del settore, che oltre ad assaggiare i vini, hanno apprezzato le preparazioni gastronomiche di nove chef dell’Alta Campania. Piatti approntati da Renato Martino, Lucio Romano, Pietro Leonetti, Armando Caiazza, dai pizzaioli Marco Pece, Luigi Santagata, Stefano Prioli e Simone De Gregorio, con la presenza delle specialità della Macelleria Giacomo Buonanno e dei formaggi dall’affinatore Peppe Iaconelli.
Un viaggio sensoriale, un’esperienza enogastronomica, che ha determinato un successo incredibile, “superando le già rosee aspettative”, come ha affermato Massimo Alois. Nella cornice della Cantina Alois, immersi nella natura di Pontelatone, tra vigneti di casavecchia e pallagrello dell’azienda che potremmo definire un vero e proprio resort che dell’accoglienza e dell’eccellenza ne ha fatto il suo vademecum quotidiano, ha aperto le porte all’edizione campana della grande festa, con banchi d’assaggio dislocati lungo il dehors della struttura, come tappe alla scoperta dell’Italia enologica, con il servizio curato dall’AIS, delegazione di Caserta. Un successo determinato anche dalla collaborazione del team della cantina Alois e di Talita, moglie di Massimo. L’intrattenimento artistico ha visto personaggi del calibro di: Pierluigi Tortora, Giacomo Montanaro, Harvert of Joy, Rosario Mazzella, Nicola marino e Isabella Alois
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